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Jacopo da Varazze
(✶1228   †1298)

Jacopo De Fazio, chiamato anche Jacopo da Varagine (nome latino di Varazze) o Giacomo da Varagine (Varazze, 1228 – Genova, 13 luglio 1298, o 16 luglio), fu un frate domenicano, arcivescovo di Genova e agiografo; è stato proclamato beato della Chiesa cattolica.

Nato nella frazione collinare Casanova del paese marittimo ligure di Varazze, discendente dalla nobile famiglia dei De Fazio, come attesta Padre Giovanni Borzino O.P. del convento di S. Maria di Castello di Genova, lo storico ufficiale dell'Ordine Domenicano della provincia ligure. Entrato nell'ordine dei Domenicani nel 1244, ben presto, per la sua cultura e per il suo acume, venne nominato priore, prima a Como, poi a Bologna, quindi ad Asti. Nel 1267 fu nominato provinciale dell'ordine per tutta la Lombardia, carica che abbandonò nel 1286. Jacopo fu anche nominato vicario generale e governò l'ordine domenicano per due anni. Così riferisce lo storiografo domenicano padre Michele Piò: “Reggeva la Provincia di Lombardia fra Giacomo da Varazze detto da Varagine quando morì il Vercelli (Giovanni da Vercelli Maestro dell'Ordine deceduto nel 1283); onde essendo già dato il capitolo generale in Bologna, Egli restò vicario dell'Ordine sino all'anno 1285 nel quale fra Munio di Zamora spagnuolo fu assunto al Generalato” Fu inoltre diffinitor in due capitoli generali, tenuto il primo a Lucca nell'anno 1288, e l'altro in Ferrara nel 1290. Fu poi arcivescovo di Genova dal 1292 fino al 1298, anno della sua morte. In tale ruolo si distinse particolarmente per la determinazione a pacificare, con alterne vicende, guelfi e ghibellini.

Stando a una tradizione non accertata, Jacopo avrebbe redatto una delle prime traduzioni in volgare della Bibbia, ma non abbiamo manoscritti di tale versione.

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La sua fama si deve, invece, a una raccolta di vite di santi, dal titolo Legenda aurea (Legenda sanctorum), scritta a partire dagli anni sessanta del XIII secolo e rielaborata fino alla morte. L'opera, che fu scritta in latino e in seguito diffusa in versione volgarizzante, ottenne molta influenza sulla successiva letteratura religiosa e servì come importante fonte iconografica per numerosi artisti. Tuttora sopravvivono più di 1400 manoscritti a testimonianza della grande importanza e dell'enorme diffusione che ebbe l'opera.

Sempre in latino compilò una Cronaca genovese (Chronicon Ianuense) che tratta della storia di Genova dalle origini al 1297. Le spoglie mortali sono conservate nella cappella a lui dedicata nella Chiesa di San Domenico (Varazze). Il culto di Jacopo da Varazze come beato è stato confermato nel 1816 da papa Pio VII.

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Bibliografia

Jacopo Da Varagine, Cronaca della città di Genova dalle origini al 1297 a cura di Guido Bertini, Collana Dimensione Europa, ECIG 1995, EAN 9788875456331.
Jacopo da Varagine, Leggenda aurea, tradotto dal latino da Cecilia Lisi, Firenze, Libreria Editrice Fiorentina, 2006. ISBN 9788889264164.
Legenda aurea
Jacobus de Voragine, Legenda aurea, a cura di Alessandro e Lucetta Vitale Brovarone, Torino, Einaudi, 2007. ISBN 9788806183226.
Jacobus de Voragine, Sermones Quadragesimales, edizione critica a cura di Giovanni Paolo Maggioni, Firenze, SISMEL Edizioni del Galluzzo, 2005. ISBN 88-8450-156-3.
Jacobus de Voragine, L'invenzione della Santa Croce, a cura di Carlo Lapucci, Montepulciano, Le balze, 2000. ISBN 88-87187-26-6.
Iacopo da Varazze, Legenda Aurea, Testo critico riveduto e commento a cura di Giovanni Paolo Maggioni. Traduzione italiana coordinata da Francesco Stella con la revisione di Giovanni Paolo Maggioni. Firenze, SISMEL Edizioni del Galluzzo, 2007.
Jacopo da Varazze, Legenda aurea, Stampate in Venetia, per Bartholomeo di Zani da Portese, nel MCCCCLXXXXIX adi V di decembre.

Fonte: Wikipedia, l'enciclopedia libera

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