ubbidìre 
ub|bi|dì|re
pronuncia: /ubbiˈdire/
verbo transitivo e intransitivo

1 fare ciò che viene ordinato; sottostare all'altrui volontà

2 detto di organi fisici o di meccanismi corrispondere a un ordine, a un comando

3 fare ciò che viene ordinato; sottostare all'altrui volontà

4 detto di organi fisici o di meccanismi corrispondere a un ordine, a un comando

Indicativo presente:  io ubbidisco, tu ubbidisci
Passato remoto:       io ubbidii, tu ubbidisti
Participio passato:        ubbidito

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Locuzioni, modi di dire, esempi


ubbidire a bacchetta = eseguire gli ordini ricevuti con totale ubbidienza



Proverbi


chi non vuol ubbidire ai genitori, ubbidirá al carceriere || chi non vuole ubbidire al padre in giovinezza, va a pericolo di ubbidire al boia in vecchiezza || dall'ubbidire deve cominciare, chi vuol esser adatto a comandare || è meglio ubbidire, che santificare || il ferro stesso, ch'è si' duro e saldo, ubbidisce al martel quand'è ben caldo || l’intelletto deve governare, e la volontà ubbidire || l'intelletto deve governare, e la volontà ubbidire || se tu vuoi ubbidire, non fare più di quello che ti vien comandato



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ubbidiente (part. pres.)
ubbidienza (s. femm.)
ubbidienzia (s. femm.)
ubbidienziario (s. masch.)
ubbidire (v. trans e intr.)
ubbidito (part. pass.)
ubbiditore (agg. e s. masc.)
ubbioso (agg.)
ubbliare (v. trans.)
ubbligare (v. trans.)
ubbriacamento (s. masch.)
ubbriacare (v. trans.)
ubbriacarsi (v. pron. intr.)
ubbriacatura (s. femm.)
ubbriachezza (s. femm.)
ubbriaco (agg. e s. masc.)
ubbriacone (s. masch.)


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