602. Qualche volta in verso può far buon giuoco l'uscire da questa regola, come fece l'Alfieri, che disse Del re non temi (non temere) e il Niccolini Non gli credi: e il Parini: Non per questo però sdegna o signora, Il vezzoso giornal .... e non isdegna La piccola guaina: Se ne trovano molti esempi antichi, specialmente coll'imperativo di essere. Mai non sii tristo, se a te medesimo vuoi vivere utilmente. Dalle Celle.

Imperativo negativo circoscritto
603. Talvolta l'imperativo negativo si circoscrive col verbo volere (al modo latino). Vincete voi medesimo, nè vogliate con si fatta macchia ciò che gloriosamente acquistato avete, guastare. Boccaccio.

604. Con questo mezzo si possono usare a modo di comando anche que' verbi che ripugnano di lor natura all'imperativo, come parere. Non voler parere maggiore che tu non sei. Dalle Celle.

Imperativo futuro
605. Quando la cosa che si comanda non deve essere eseguita sull'istante, ma fra qualche tempo o, abitualmente per l'avvenire, si sostituisce all'imperativo il futuro semplice dell'indicativo. Prenderai quel cuor di cinghiale e fa che tu ne facci una vivandetta la migliore che tu sai. Boccaccio. - Tu prenderai un buon bastone, e .... dirai villania ad Egano. Boccaccio. - Così nelle leggi; p. es. Sarà proibito a chicchessia di fare stampar libri o altri scritti fuori de' nostri stati, senza licenza de' revisori. Alfieri.

Imperativo passato
606. II passato dell'imperativo (abbi fatto, abbiate detto ecc.) si adopera per indicare che una data azione debba esser compiuta in un tempo determinato; p. es. quando io arriverò, abbi terminato di vestirti. Alle sette sii tornato dal passeggio. - Abbia sin qui sue dure e perigliose Avversità sofferto il campo amato, E contra lui con armi ed arti ascose Siasi l'inferno e siasi il mondo armato. Or cominci novello ordin di cose (È Iddio che parla de' Crociati). Tasso.

Imperativo circoscritto
607. Talora anche l'imperativo affermativo si circoscrive col verbo fare e volere: Fa che tu mi abbracci. Dante. - Fa', fa' che le ginocchia cali. Dante. - Vo' che m'insegni .... Vo' che sappi .... Non vo' che tu favelli. Dante.