Predicato
6. Predicato. Dicesi predicato quell’azione, condizione o stato che nella proposizione si attribuisce al soggetto (P. I, Prelim., 3, 5). Si distingue in predicato verbale e predicato nominale.

Il predicato verbale
7. Il predicato verbale consiste in un verbo transitivo (attivo e passivo) od intransitivo, ma tale che denoti di per sè un’azione, uno stato, una qualità; p. es. Pietro legge, Pietro è o viene lodato; il fiore nasce. Deve dunque il predicato verbale contenere in sè quanto ci vuole per determinare un’azione, ond’è che i verbi di lor natura molto indeterminati (come essere, parere, diventare, stare ecc.) di rado si adoperano in questo senso (vedi più sotto § 7, nota ult.).

8. I verbi così detti servili posso, voglio, debbo, soglio ed anche so nel senso di posso, non hanno un senso intero senza un altro verbo espresso o sottinteso, che si mette in infinito; p. es. posso parlare, voglio sentire, debbo partire, soglio passeggiare ecc. I Fiorentini la libertà mantenere non sanno e la servitù patire non possono. Machiavelli. Cfr. P. I, cap. XX, § 12.

9. Prendono per altro un senso intero, quando si adoprano assolutamente: come potere per esser potente, dovere per esser debitore ecc. In che paese ti trovasti e quando A poter più di me coll’arme in mano? Ariosto. – Mi veggo torre quattromila scudi che esso mi debbe (deve). Caro. – Ma non può tutto la virtù che vuole (che ha il volere). Dante.

10. Intorno all’ellissi dell’ausiliare ne’ tempi composti de’ verbi, vedi P. I, cap. XVI, § 20.

Il predicato nominale
11. Il predicato nominale consiste in un attributo (vedi più sotto) unito al soggetto col verbo essere o con altro verbo, che non basti di per sè solo a determinare l’azione; come stare, rimanere, restare, riuscire, parere, divenire, tornare ed altri di simile significato.

12. La vita è breve, il libro pare o sembra bello, il ferro diventa lucido ecc. Io rimasi stupito. Il cielo era o pareva di fuoco. Alessandro divenne di gran valore ecc. – La gloria degli scrittori riesce più grata da lungi che da vicino. Leopardi. – Prunèo venne bello della persona. Boccaccio. – Mi vorranno forzare ed io starò dura. Manzoni. – Ravvediti oramai e torna uomo. Boccaccio.