431. Se però gli aggettivi debbano essere sostantivati e si riferiscano a varii soggetti, hanno bisogno anch'essi dell'articolo; p. es. la nazione spagnuola e la portoghese; gli sventurati e i felici; i Francesi o i Tedeschi; una pera fresca ed una fradicia.

Il verbo

Divisione dei verbi
432. I verbi, quanto al significato, si distinguono primieramente in transitivi ed intransitivi (Gramm., II, XVIII, 3). I transitivi esprimono un'azione che movendo dal soggetto può passare in un obietto, tale cioè, che può venire sofferta da una cosa o persona, distinte dal soggetto stesso. Gl'intransitivi esprimono un'azione che rimane nel soggetto, non potendo essere sperimentata o sofferta da nissuna altra cosa. Cominceremo da questi, come più svariati.

Verbi intransitivi
433. Gl'intransitivi si riducono alle classi seguenti:
A. verbi, in cui l'azione non è veramente fatta dal soggetto, ma si compie naturalmente in esso, il quale la soffre, e n'è soggetto ed oggetto al tempo stesso: l'azione insomma si riguarda come uno stato del soggetto. Tale è primieramente il verbo essere, e poi tutti quelli che indicano un principiare o un cangiare o un cessare o un manifestarsi od occultarsi dell'essere;

434. p. es. nascere, morire, divenire, apparire, crescere, ringiovanire, invecchiare, spuntare, sbocciare, scoppiare, maturare, mancare, finire ecc. Così pure tutti quelli che indicano fortuna, caso, valore intrinseco e sim.; p. es. avvenire, toccare, costare, appartenere ecc.;

435. B. verbi indicanti un'azione fatta dal soggetto o istintivamente o volontariamente, ma tale che non esce fuori di esso. Tali sono i verbi di moto dell'animale, come andare, entrare, uscire, venire, correre, volare ecc.; certe operazioni corporali o spirituali: dormire, russare, pranzare, cenare, vegliare, parlare, gridare, abbaiare, mugghiare (e simili voci degli animali); pensare, meditare, riflettere ecc.

436. Si eccettuano quindi i verbi di percezione, che sono transitivi, p. es. sentire, vedere, udire, toccare, fiutare, conoscere, apprendere, considerare, osservare, ascoltare ecc. ecc. Si eccettuano pure mangiare, bere, e i verbi di simile significato, che sono transitivi;

437. C. verbi, in cui l'azione fatta dal soggetto ritorna sul soggetto stesso, quali sono i riflessivi assoluti (vedi Gramm., P. II, cap. XXV, § 8); accorgersi, vergognarsi, astenersi, ammalarsi, apporsi, lagnarsi, sovvenirsi ecc.