Il delitto? Non sempre è un omicidio

Molte persone — anche quelle dalla cultura insospettabile — confondono il delitto con l’omicidio, nel senso che ritengono i due termini l’uno sinonimo dell’altro. No, amici lettori, il delitto e l’omicidio non sono affatto sinonimi, anche se l’omicidio è un... delitto, come è un delitto, del resto, il latrocinio o il rapimento. Il delitto, lo avrete capito, è un qualunque reato.
Compiono un’azione delittuosa, quindi, tutti coloro che — come dice l’etimologia del termine — vengono meno (al dovere) e commettono una mancanza.
Ma cerchiamo di spiegarci meglio. Il delitto, dunque, sotto il profilo etimologico è il latino delictu(m) (crimine, reato), derivato di delictum, supino del verbo delinquere. Il verbo latino, a sua volta, è composto con la particella  de, con valore intensivo, e con il verbo linquere (lasciare, abbandonare) con il significato, quindi, di lasciare indietro, mancare e, per tanto, venir meno (al dovere), commettere una mancanza, una colpa.
Il ladro, quindi, commette un delitto rubando; l’assassino compie un delitto uccidendo. Come si fa a dire, dunque, che omicidio e delitto sono la stessa cosa? Tutte le persone che commettono un reato, un delitto, delinquono, abbandonano, per tanto, la via (della giustizia, della legge).
Due parole, per concludere, sul reato, che nell’uso è considerato sinonimo di delitto. Così non è, essendo (il reato) di etimologia diversa. Il reato, alla lettera, è la condizione di accusato ed è un derivato del latino reus (imputato), a sua volta tratto da res, vale a dire la cosa che costituisce la premessa, il debitoper il quale il reo è chiamato a comparire davanti al giudice. Nell’uso, però, il reato vale delitto, colpa e simili.

27-10-2016 — Autore: Fausto Raso