Estemporaneo ed estraneo

Due parole su due... parole di uso comune non sempre adoperate a dovere: estemporaneo ed estraneo. Cominciamo con il primo termine, che non significa — come molti credono — bizzarro, avventato, strampalato e simili, ma improvvisato, immediato, senza alcuna preparazione. Si clicchi su Dizionari Repubblica.it - estemporaneo.

Il secondo, checché ne dicano i soliti vocabolari, sarebbe corretto riferito solo a persona: in questa casa mi sento un estraneo. Adoperato in altri contesti è un francesismo, che — come abbiamo sempre sostenuto — in buona lingua è da evitare. Non si dirà, per esempio, « ciò che dici è e straneo a quello di cui stiamo discutendo» ; si dirà, più appropriatamente (e, quindi, più correttamente) « ciò che dici non ha nulla che fare ( non riguarda , non c’entra e simili) con quello di cui stiamo discutendo». Si clicchi su Etimo.it - estraneo.

11-04-2017 — Autore: Fausto Raso