Essere in vena di…

Tutti conosciamo questo modo di dire che significa essere nelle condizioni migliori per fare una cosa; essere, quindi, ben disposti.

Sembra che l'espressione risalga al linguaggio dei sanitari di un tempo. Quando questi, visitando il malato, avvertivano che la vena (o meglio, l'arteria) pulsava in modo regolare dicevano che il paziente era in buona vena e ciò era considerato un ottimo segno che faceva sperare bene; era un segnale, insomma, di buona disposizione dell'organismo a riacquistare le perfette condizioni.

Dal linguaggio prettamente medico l'espressione è passata nel linguaggio comune, in senso metaforico, e si adopera per dire di trovarsi nelle migliori condizioni di spirito per affrontare una determinata faccenda.

29-05-2017 — Autore: Fausto Raso