La partita...

Forse non tutti gli studiosi della lingua concorderanno, ma a nostro modo di vedere non riteniamo corretto l’uso del sostantivo partita nelle accezioni, largamente in uso, di gita, battuta, svago, festa e simili.

Un cacciatore, per esempio, non va a una partita di caccia; va – correttamente – a una battuta di caccia. Il vocabolo è adoperato correttamente quando racchiude l’idea di dividere in parti.

Il termine suddetto, per tanto, è usato appropriatamente nel significato di gioco (a carte, a pallone, a bocce ecc.) dove i giocatori sono divisi, distribuiti, appunto, tanti per parte.

È adoperato correttamente, anche, nel significato di quantità (di merci o di altre cose): una partita di cravatte; una partita di scatole e simili. In questi esempi, infatti, con partita si intende (correttamente) una parte divisa, separata da un tutto.
etimo.it

28-04-2010 — Autore: Fausto Raso