Dare il due di picche

Chi non conosce questo modo di dire che si adopera allorché una persona si rifiuta categoricamente di fare una cosa e risponde, di solito, anche in malo modo?
Pochi, forse, sanno che questa locuzione è concatenata con un'altra, precisamente a dare il due di coppe che, in senso figurato, significa negare o rifiutare qualcosa, rispondere negativamente ad una precisa richiesta, magari scacciando anche in modo poco urbano il postulante. L'origine di quest'ultimo modo di dire ci aiuterà a scoprire anche la provenienza della prima locuzione. Vediamo, dunque.
Gli amatori del gioco delle carte – da cui provengono le due espressioni – sanno benissimo che il due di picche è la carta di minor valore di tutto il mazzo, ma a volte è sufficiente a far perdere la partita e, quindi, a buttar fuori il giocatore eliminandolo, ovviamente, dal gioco.
Metaforicamente, per tanto, colui che dà il due di picche o risponde a picche lascia intendere chiaramente le proprie intenzioni che non sono proprio… favorevoli al richiedente. Di significato leggermente diverso l'espressione contare quanto il re o fante di picche, cioè non contare nulla.

28-05-2010 — Autore: Fausto Raso