Sulla congiunzione e

La congiunzione e, lo dice la stessa parola, per lo più ha valore congiuntivo e aggiuntivo: noi e voi. Ma ha anche un altro valore poco conosciuto: l’avversativo: l’oratore ha parlato per tre ore, e non ha detto nulla.

È un pleonasmo obbligatorio quando forma locuzioni interponendosi fra tutti e un aggettivo numerale cardinale (tutt’e cinque) o fra un participio passato e l’aggettivo bello: bell’e detto.

È un pleonasmo inutile, invece, collocare la e fra due numerali: cento e sette. Molto meglio: centosette.

Unita a un avverbio richiede il così detto raddoppiamento sintattico: eccome, eppure, ebbene, epperciò ecc.

07-11-2010 — Autore: Fausto Raso