Divisione sillabica speciale

I grammatici usano dividere le sillabe in aperte quando finiscono con una vocale: ma-re; te-so-ro e in chiuse quando, invece, finiscono con una consonante: al-cher-mes. Una parola può essere costituita, quindi, di tutte sillabe aperte o di tutte sillabe chiuse; la maggior parte dei vocaboli, però, è composta di sillabe che chiameremo miste (aperte e chiuse): bab-bo; sin-da-co; mam-ma; sol-do.
A questo punto il discorso ci porta a spendere due… parole sulla divisione delle sillabe in fin di riga (o di rigo); come si va a capo, insomma, con le parole formate con prefissi speciali: ben-, in-, mal-, cis-, dis-, pos-, trans- o tras-. Le parole così composte possono dividersi in sillaba senza tener conto del prefisso (che fa sillaba a sé) oppure considerare il prefisso parte integrante della parola. Ci spieghiamo meglio con un esempio. Dispiacere si può dividere considerando il prefisso sillaba a sé; avremo, quindi, dis-pia-ce-re, oppure, normalmente, di-spia-ce-re. Trastevere — altro esempio — si può dividere secondo l’una o l’altra regola: Tras-te-ve-re o Tra-ste-ve-re.
Consigliamo vivamente, a coloro che non sono in grado di distinguere con assoluta certezza i prefissi componenti, di attenersi — nell’andare a capo — alla normale divisione sillabica. Eviteranno, in questo modo, di incorrere in spiacevoli strafalcioni. In caso di dubbio si può consultare una buona grammatica dove, nel sillabo, sono riportati tutti gli argomenti trattati, messi anche in ordine alfabetico.

04-11-2011 — Autore: Fausto Raso