Lo avreste mai immaginato che...

…contrariamente a quanto uno è portato a credere colui che medita non è tanto il filosofo quanto e soprattutto il medico?
Dal punto di vista etimologico – naturalmente – il medico si può definire, infatti, il meditabondo. Se ricerchiamo l’origine del termine vediamo che esso non è altro che il latino “medicu(m), derivato di mederi (riflettere, meditare). Meditare per curare, sanare e, quindi, curare (dopo aver riflettuto, meditato).

…con il termine ingenuo – il cui significato è a tutti noto – in origine si intendeva il neonato preso dal padre sulle sue ginocchia (per essere accettato)? Come si è arrivati all’accezione di persona poco accorta, priva di malizia?
Vediamo, assieme, i vari passaggi semantici risalendo, come sempre, alla lingua dei nostri padri: il latino. Ingenuo, dunque, è il latino ingenuu(m), derivato di genu (ginocchio) e aveva il significato suddetto, valendo quindi, riconosciuto autentico (dal padre). Con il trascorrere del tempo il vocabolo fu inteso come formato da in e genus (casato, stirpe) mantenendo press’a poco il significato originario: nato da stirpe interna (non da schiavi o barbari) e, per tanto, libero, nobile. Passato in italiano, il vocabolo, attraverso il significato di schietto, genuino, libero nel parlare ha acquisito l’accezione di eccessivamente spontaneo e, quindi, poco accorto, privo di malizia.

30-11-2008 — Autore: Fausto Raso