La lingua di Bruno Vespa

Dal salotto di Porta a Porta Bruno Vespa ha detto testualmente: «Il festival avrà il privilegio di essere presentato da Paolo Bonolis».

Il dizionario Gabrielli in rete al lemma privilegio recita:
«privilegio [pri-vi-lè-gio]
s.m. (pl. /-gi/)
1 Diritto, concessione particolarmente vantaggiosi accordati a una o a poche persone in deroga alla norma comune: /accordare, concedere un p./; /ottenere un p./; /godere di un p./ ? estens. Documento, atto che concede un privilegio
2 estens. Onore particolare: /ebbe il p. di aprire la conferenza/ ? Dote particolare, prerogativa: /il p. di questo libro è la chiarezza/; /ha il p. della sincerità/
3 DIR Diritto di prelazione concesso dalla legge ad alcune categorie di crediti ? Privilegio generale, che vale per tutti i beni mobili del debitore ? Privilegio speciale, che vale solo per determinati beni, mobili o immobili, del creditore
4 ST Nel Medioevo, atto con cui un re, un imperatore o un papa concedevano particolari diritti di immunità o di esenzione»

Dopo aver letto con la massima attenzione ciò che dice l’insigne linguista, ci domandiamo come possa il festival avere il privilegio di qualcosa. Una persona può avere un privilegio, non una cosa. Siamo in errore? Nel caso specifico, comunque, il sostantivo privilegio ci sembra sia adoperato impropriamente.

Sentiamo anche ciò che dice, in proposito, il Sabatini Coletti in linea:
«privilegio[pri-vi-lè-gio]
s.m. (/pl. /-gi/)
1 Diritto, facoltà, vantaggio particolare di cui gode una persona, una categoria o una classe di persone: /p. economici, politici/; documento attestante la concessione di un p.: /p. regio, pontificio/
2 estens. Onore speciale: /ha avuto il p. di consegnare personalmente il premio/; pregio, merito, dote: /avere il p. della bellezza/
3 dir. Diritto di prelazione concesso a un creditore rispetto agli altri
• sec. XIII»

24-11-2012 — Autore: Fausto Raso