Infilar le pentole

Questo modo di dire ha il medesimo significato degli altri più noti e, quindi, più adoperati: restare al verde; essere in bolletta ed esser povero in canna. Chi va a infilar le pentole, dunque? La persona che improvvisamente cade nella miseria totale e alla quale non resta altro da fare che meditare sulle pentole... vuote.

Infilare, in questo caso, assume il significato di mettere in fila, allineare: il povero in assoluto può solo infilar le pentole, vale a dire le può allineare ma non riempire.

In senso metaforico la locuzione acquista anche il significato di sprofondare da uno stato sociale alto in uno basso. Nei tempi andati si usava anche assolutamente e l’ha infilate, espressione riferita alla persona che falliva e, quindi, cadeva in miseria.

Ai falliti non restava altro che infilare le pentole, cioè... contarle e basta. I lettori non più tanto giovani avranno ancora viva l’immagine degli accattoni che portavano — infilata alla cintura — una pentola o scodella, per lo più di latta, con la quale andavano a prendere la minestra nei vari conventi.

25-10-2014 — Autore: Fausto Raso