Un che ambiguo

Il  pronome relativo “che“ non collocato al posto giusto nel corpo della proposizione può creare ambiguità (nel gergo linguistico questo processo si definisce anfibologia e i giornali, purtroppo, sono maestri in questo campo.
Vediamo, dunque, piluccando qua e là dalla stampa, come consuetudine, alcuni pronomi che mal collocati. In corsivo i che errati e in parentesi quelli messi al posto giusto.

Il generale che stimò di più Napoleone (che Napoleone stimò di più) fu Massema; lo scopo che si prefigge l'inchiesta (che l'inchiesta si prefigge) è di scoprire, naturalmente, il colpevole; dentro la gabbia c'era il cagnolino che prediligeva il bimbo (che il bimbo prediligeva): un barboncino bianco; i fiori che coltivano i giardinieri (che i giardinieri coltivano) con maggiore cura sono le rose e i garofani; la belva che aveva ucciso il cacciatore (che il cacciatore aveva ucciso) era una magnifica tigre.

Dizionari Repubblica.it - anfibologia
Etimo.it - anfibologia

04-04-2015 — Autore: Fausto Raso