Tagliare la testa al toro

Chi non conosce questo modo di dire, adoperato in senso figurato, che si tira in ballo allorché  si adotta una soluzione netta e definitiva; oppure quando si prende una decisione drastica, anche se questa comporta un danno irreparabile o una definitiva rinuncia?
La locuzione ha due diverse spiegazioni. La prima è intuitiva: quando il toro (nelle corride) viene ferito mortalmente, per non farlo soffrire gli si taglia la testa.
L’altra, divertente, si rifà a un racconto popolare e, quindi, di autore ignoto. Si narra, dunque, di un toro che un bel giorno si infilò con la testa in un orcio e non riusciva più a uscirne.
Il contadino, proprietario del recipiente, non volendo assolutamente rompere il vaso per liberare l’animale si rivolse a un amico per un consiglio. Questi non trovò altra soluzione che tagliare la testa al toro e il contadino poté, così, salvare la sua giara.
E a proposito di toro, quanti di voi, spesso, sono costretti a prendere il toro per le corna quando debbono affrontare e risolvere un problema con decisione? Questo è, infatti, il senso dell’espressione su detta. Sembra, infatti, che il modo ottimale per non farsi infilare dal toro o da qualunque altro animale provvisto di corna sia proprio quello di afferrarlo per le... corna, in modo da immobilizzargli la testa. Di qui l’uso figurato della locuzione.

12-01-2016 — Autore: Fausto Raso