I carceri? No, le carceri

Da un giornale: «Il fermato è stato trasferito nei carceri della città». Carcere, sarà bene ricordarlo, è di genere maschile solo nel singolare; nel plurale è tassativamente femminile: le carceri.
Viene dal latino carcer, carceris, (sbarre del circo); poi con un passaggio semantico è passato a indicare la prigione (sbarre).
Come mai questo maschile singolare? Si sa che il carcere indica a un tempo il luogo in cui si sconta la pena detentiva (è stato portato in carcere) e la pena stessa (lo hanno condannato a cinque anni di carcere).
In questo secondo senso, in tempi passati, era comunissima la frase lo hanno condannato al carcere duro, vale a dire a una pena detentiva particolarmente rigorosa. E questa espressione singolare maschile aveva il suo normale plurale carceri duri.
Di qui è nato il plurale errato i carceri. Ma la forma corretta plurale è solo le carceri.

03-02-2009 — Autore: Fausto Raso