Sono punto contento

Gentile Mario di Monterotondo, l’avverbio punto (l’aggettivo è un toscanismo e in buona lingua italiana è da evitare) non necessariamente deve essere in compagnia di una negazione. Si può dire, per tanto, sono punto contento o non sono punto contento.

Quando nacque ebbe il significato di minima quantità, poco e simili. In questo senso e senza negazione l’adopera il principe degli scrittori, Alessandro Manzoni.
C’è da dire, però, che nell’uso è più frequentemente usato con l’accezione di niente affatto per rafforzare una frase negativa: non sono punto soddisfatto del tuo comportamento.
La legge grammaticale, cortese amico, lascia, quindi, libera scelta — al parlante e allo scrivente — circa l’uso della negazione con l’avverbio punto.

08-03-2016 — Autore: Fausto Raso