Una pagella piena di quattri

Forse qualcuno — e qualche pseudolinguista — strabuzzerà gli occhi nell’apprendere che gli aggettivi cardinali due, tre, quattro, cinque, sette e otto se considerati come sostantivi possono, in via familiare e scherzosa, soprattutto nell'uso toscano, avere una forma particolare plurale: dui, trei, quattri, cinqui, setti e otti.
Un genitore che abbia voglia di scherzare sulla bocciatura del figlio potrà dire che quest’ultimo ha riportato una pagella piena di quattri e, nessuno, naturalmente, potrà tacciarlo di ignoranza linguistico-grammaticale.
Sono di un’ignoranza crassa, invece, coloro — e non sono pochi, anche tra le grandi firme — che non accentano la e dei numeri composti: ventitré, cinquantatré, ottantatré e via dicendo.
E concludiamo con una raccomandazione: i numeri cardinali dal 21 al 99 si scrivano uniti: ottantacinque; centinaia con unità e con decine, meglio unite che separate: centoquarantacinque; migliaia con unità o con decine o con centinaia, di gran lunga preferibili separate che unite: mille e tre; mille centoventi.
Due parole sulle ore, anche se non rientrano nell’argomento trattato. Per dividere le ore dai minuti non si adoperi la virgola, bensì il punto o i due punti: le 15.30 oppure le 15:30. Non si tratta, infatti, di numeri decimali ma di sessantesimi. Gli orologi digitali non vi dicono nulla?

15-03-2016 — Autore: Fausto Raso