Gli attributi maschili

Alcuni amici lettori si domandano e domandano per quale motivo quando si vuole mettere in risalto la stupidità di una persona o la nullità di un cosa si ricorre agli attributi maschili. Non si dice, infatti, che quella cosa “non vale un...” e che quell’individuo è un “emerito testa di...”?

Il perché di queste espressioni triviali si perde nella notte dei tempi: da che mondo è mondo, chissà perché, gli organi genitali, nell’immaginario popolare, sono sempre stati considerati sinonimo di imbecillità e di nullità.

Ce lo confermano due parole — fra le tante — di uso comune, anche se dal sapore volgare: fesso e fregnone.

La prima è voce è napoletana, tratta da fessa, l’organo femminile, la seconda, con la variante eufemistica frescone, è l’accrescitivo romanesco di fregno, l’organo maschile.

21-03-2016 — Autore: Fausto Raso