Preoccupazione per la linguistica

Facciamo nostre le considerazioni espresse nel sito di “Cruscate” circa l’avvenire del nostro idioma.
In Italia linguisti e lessicografi hanno deciso che non si prescrive più nulla, si descrive soltanto. Si registra scrupolosamente tutto quello che viene scritto, ivi compresa la rete.
Dobbiamo dunque essere così fiduciosi da credere che i parlanti conoscono la loro lingua a tal punto che essa si regoli da sé?
Lasciamo stare i forestierismi, che in italiano hanno un tasso superiore a ogni altra lingua neolatina. Guardiamo invece solo ai fatti di sintassi: dagli inerenti il ai vicino Roma sfioriamo l’analfabetismo. È anche mancanza di lettura, di buona lettura. Sorvoliamo anche questo.
Molti italiani hanno dubbi legittimi, li sottopongono in certi siti, e molto spesso le risposte o sono incomplete, o sono sbagliate. Ma la cosa più preoccupante è che sono redatte, sovente, in un italiano scorretto.
28-03-2016 — Autore: Fausto Raso