Stordare e smutandare

Il primo verbo è desueto ma esistente, il secondo, invece, è inesistente ed è stato proposto da una frequentatrice del foro di lingua del Corriere della Sera in rete. Analizziamoli.
Stordare, dunque, potrebbe essere la forma metaplastica di stordire (come abbellare, visto in precedenza, è la forma metaplastica di abbellire).
I vocabolari moderni non lo attestano ma il verbo si trova a lemma nel vocabolario di Policarpo Petrocchi, nel vocabolario della lingua italiana di Giuseppe Manuzzi, nei verbi italiani di Eugenio Pólcari e in altri testi:

Nòvo dizionàrio universale della lingua italiana — Pagina 1056
Vocabolario della lingua italiana — Pagina 404

Il secondo, smutandare, vale a dire mettere a nudo, non è lemmatizzato in nessun vocabolario (sia antico sia moderno), è immortalato, però, nei seguenti testi:
Verbanus, Volume 22 — Pagina 75
Le commedie di Dario Fo — Pagina 115
Rio — Pagina 148
Contro le donne nei secoli dei secoli — Pagina 25

28-04-2016 — Autore: Fausto Raso