Daffare e da fare

Se consultiamo un qualunque vocabolario, il Treccani in rete per esempio, alla voce “daffare” leggiamo: 
«daffare s. m. (non usato al plur.). —
Lo stesso che /da fare/,
sostantivato per indicare lavoro, attività in genere, che si debba svolgere,
spec. se sia intensa o crei preoccupazioni: /ho un gran d/.; /ho avuto un bel
d/.; /il d/. /non mi manca/».

A nostro modo di vedere, però, è preferibile la grafia univerbata solo quando fare è adoperato in funzione di sostantivo: povero Giovanni, avrà un gran daffare per tenere a bada tutti quei fanciulli. In grafia scissa quando il verbo ha valore... verbale: oggi non posso uscire, ho molto da fare.

29-04-2016 — Autore: Fausto Raso