Cercar farfalle sotto l'arco di Tito

Questo modo di dire, con molta probabilità poco conosciuto, serve a mettere in evidenza il comportamento o l’atteggiamento di una persona non adatto alla solennità del momento e al luogo in cui si trova.

L’origine dell’espressione si fa risalire a un’immagine poetica di Giosuè Carducci il quale, in una delle sue bellissime Odi barbare, si rivolge alla maestosità di Roma e ammonisce il visitatore che vi si reca ad andarci con spirito reverente, teso alle antiche memorie della Città Eterna, pronto ad ammirare con commozione gli archi, i templi, le terme e tutto ciò che concerne la ‘romanità’; in caso contrario sarebbe da persona sciocca e irriverente andare a caccia di farfalle sotto l’arco di Tito. Il visitatore sarebbe solo un... barbaro.

11-07-2016 — Autore: Fausto Raso