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Francesco d'Assisi
(✶1182 †1226)
Il culto
Papa Gregorio IX lo canonizzò il 16 luglio 1228, soltanto due anni dopo la morte. Per questo motivo, il processo di canonizzazione è stato uno dei più rapidi della storia della Chiesa cattolica. La canonizzazione di Francesco è riportata in modo molto dettagliato nella "Vita Prima" di Tommaso da Celano.San Francesco è stato ed è tutt'oggi uno dei santi più amati dalla gente, specialmente per il suo spirito di umiltà e povertà. Nei luoghi dove ha trascorso la sua vita sono nati dei santuari, i principali dei quali sono:
Basilica di San Francesco ad Assisi
Basilica di Santa Maria degli Angeli ad Assisi, che contiene la Porziuncola e la Cappella del Transito dove il santo morì, a 44 anni, il 3 ottobre 1226;
San Damiano ad Assisi
Eremo delle Carceri, presso Assisi
Santuario di Rivotorto presso Rivotorto, che contiene il Sacro Tugurio, una prima dimora di San Francesco
Chiesa di San Francesco a Gubbio
Chiesa di Santa Maria della Vittoria, Convento della Vittorina, a Gubbio, detta anche Porziuncola Eugubina
Chiesa di San Francesco a Ripa, Santuario Francescano di Roma, che contiene la Sacra Cella dove San Francesco dimorava, tra il 1209 e il 1223, durante le sue visite al Papa
Santuario di Greccio
Santuario della Verna
Santuario della Foresta
Santuario di Poggio Bustone
Santuario di Fonte Colombo
Santuario di Bevagna
Convento delle Celle
Santuario di San Matteo Apostolo a San Marco in Lamis (Foggia)
Sacro Ritiro di Bellegra (Rm), noto come "Nido dei Santi", perché qui hanno vissuto, in odore di santità, numerosi frati, rifondato da San Tommaso da Cori, compatrono della città di Roma e di Bellegra.
Convento di Montecasale (Sansepolcro)
Convento di San Francesco a Folloni (Montella)
Convento di San Francesco a Vimercate (Villa Banfi) La fondazione del convento di Vimercate deve ai Francescani del vicino monastero di Oreno nella seconda metà dell'XI secolo. Gli edifici subirono poi nel tempo diverse trasformazioni ed ampliamenti, tra cui la dotazione, ad opera diFrancesco Sforzadurante il suo soggiorno vimercatese nel1450, di una nuova cappella nella chiesa, dedicata a San Giovanni. Soppresso dallaRepubblica Cisalpinanel1798, il convento venne in seguito acquistato dalla famiglia Banfi (Giuseppe Banfi, Podestà di Vimercate), che ne è l'attuale proprietaria.
Chiesa di San Francesco ad Alatri, in stile gotico, nella quale viene conservato un mantello che sarebbe stato donato personalmente dal Santo, nel 1222, ai confratelli dello scomparso monastero di Sant'Arcangelo.
Monastero di San Francesco a Bobbio (PC), il monastero francescano più antico del nord'Italia, fondato nel 1230 su un terreno che sarebbe stato donato al Santo in visita alla cittadina ed all'antica Abbazia di San Colombano, fra il 1210-12.
Chiesa di San Francesco d'Assisi di Enna
Convento di San Francesco a Ravello (SA), la fondazione del quale risale al secolo XIII e viene attribuita, da una tradizione sicura, allo stesso san Francesco quando arrivò come pellegrino ad Amalfi sulla tomba dell'Apostolo Andrea.
Basilica minore di San Francesco d'Assisi, oggi Santuario di San Francesco Antonio Fasani, a Lucera, città dove la tradizione vuole che San Francesco sia passato nel 1221.
È da ricordare inoltre la Via Francescana della Pace, un percorso attrezzato tra le colline di Assisi e Gubbio, che riproduce fedelmente il viaggio che fece Francesco scappando dalla terra natìa ostile verso l'ospitalità Eugubina, il Cammino di Francesco nella Valle Santa di Rieti, dove è possibile ripercorrere i luoghi degli episodi che hanno caratterizzato la vita del 'Poverello' e il Cammino francescano nella Marca, itinerario che ripercorre i maggiori centri attraversati durante i suoi viaggi nelle Marche del sud.
Molte reliquie del Santo vengono oggi venerate in Italia e nel Mondo.
Il 3 ottobre viene celebrato il "transito", ovvero un momento di preghiera teso a ricordare la morte del Serafico Padre attraverso letture tratte dalle Fonti francescane e dalla Bibbia.
Opere
Regole ed EsortazioniLettere
Lodi e Preghiere
Quasi tutti questi scritti sono stati dettati dal santo (e perciò non autografi), però la loro attribuzione non sembra essere messa in dubbio dagli studiosi.
Regole ed esortazioni
Regola non bollata (1221), che riprende in larga parte l'originale regola (andata perduta) che Francesco mostrò a papa Innocenzo III nel 1210. Questa regola è molto ricca di citazioni evangeliche, ed è la prima regola scritta del santo che ci è pervenuta.Regola bollata (1223): riduzione in forma più concisa della precedente regola (comprende solo 12 capitoli e sono stati tagliati molti passi evangelici), venne presentata al papa Onorio III, che l'approvò il 29 settembre 1223 con la bolla Solet annuere.
Testamento (1226): scritto probabilmente alle Celle di Cortona, preceduto dal Piccolo Testamento redatto a Siena nell'aprile 1226, in questo breve opuscolo Francesco rievoca tutta la sua vita, le cui tappe sono state vissute dal santo come un dono del Signore (è frequente infatti l'espressione: «Il Signore mi diede...»). In esso Francesco esorta i propri frati a vivere la Regola, che adesso egli lascia loro in eredità.
Regola di vita negli eremi (scritto tra il 1217 e il 1221)
Scritti alle "povere signore": i testi di queste due lettere (Forma di vita e Ultima volontà) sono ricavate dalla regola di Santa Chiara.
Ammonizioni: raccolgono 28 pensieri di Francesco, che secondo gli storici potrebbero essere delle conclusioni di alcune conversazioni dei capitoli celebrati dai frati. Esse trattano vari argomenti, fra cui spiccano i commenti alle Beatitudini.
Lettere
Lettera ai fedeli: ne esistono due recensioni. La più antica, che è anche la più breve, consta di due capitoli: Di coloro che fanno penitenza (che si avvicina molto alla forma di vita originale del santo) e Di coloro che non fanno penitenza. Nella seconda lettera, più lunga, vengono approfondite alcune tematiche della vita penitenziale.Lettera a tutti i chierici (1220): in questa lettera Francesco invita tutti i consacrati a rinnovare la propria devozione verso l'Eucaristia e verso le Sacre Scritture, spinto probabilmente dall'eco del recente Concilio Lateranense IV.
Identiche tematiche si trovano nella Lettera ai reggitori dei popoli, nelle due Lettere ai custodi e nella Lettera a tutto l'Ordine.
Lettera a frate Leone, autografa di Francesco, oggi conservata in un reliquiario nel duomo di Spoleto.
Lettera ad un ministro (scritta tra il 1218 e il 1221)
Lettera a frate Antonio
Lettera a donna Jacopa: il testo è però di dubbia identificazione. Dalle agiografie si legge che Francesco, pochi giorni prima di morire, avesse fatto scrivere questa lettera per domandare a donna Jacoba de septem Soliis ("dei sette Sogli") di portargli una tunica, la cera per la sepoltura ed anche dei dolcetti. Prima che la lettera venisse inviata, però, lei stessa si presentò nella casa dove si trovava Francesco con tutto quanto egli aveva richiesto.
Lodi e preghiere
Saluto alle virtùSaluto alla Beata Vergine Maria
Lodi di Dio Altissimo, autografo di Francesco, cui segue la Benedizione a Frate Leone, conservati nella Basilica Inferiore di San Francesco ad Assisi.
Cantico di Frate Sole, detto anche Cantico delle creature, considerata l'inizio della tradizione letteraria italiana.
Audite, poverelle (Parole con melodia), indirizzata alle suore di San Damiano, scritta in lingua volgare. Questa opera, la cui esistenza è testimoniata dalle agiografie, è stata ritrovata solo di recente e pubblicata nel 1977.
Lodi per ogni ora
Esortazione alla lode di Dio
Parafrasi del Padre Nostro
Preghiera davanti al Crocifisso di San Damiano
Absorbeat
Della vera e perfetta letizia
Ufficio della Passione del Signore
In passato gli è stata attribuita anche la Preghiera semplice, ma tale attribuzione si è dimostrata erronea.
Bibliografia
Francesco d'Assisi, Fioretti, [Milano], [Domenico da Vespolate], [1476-1479].Agiografie contemporanee
Tommaso da Celano, Vita prima di San Francesco d'Assisi, 1228Anonimo Perugino, De inceptione (1240 circa)
Anonimo, Leggenda dei tre compagni. 1246
Tommaso da Celano, Vita seconda di San Francesco d'Assisi, 1246
Tommaso da Celano, Trattato dei miracoli di San Francesco d'Assisi, 1252
Anonimo, Leggenda perugina [1310, ma derivata dal materiale inviato dai compagni del santo a Crescenzio da Jesi nel 1246]
Jacopone da Todi, Laudi (lauda LXI e LXII)
San Bonaventura da Bagnoregio, Leggenda minore, 1260
San Bonaventura da Bagnoregio, Leggenda maggiore, 1263
Ubertino da Casale, L'albero della vita crocifissa di Gesù, 1305
Fonte: Wikipedia, l'enciclopedia libera
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