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Giovanni Pontano
(✶1429   †74)

Principali opere

Forse la più nota delle opere pervenuteci del Pontano, unica di carattere storico, è il De Bello Neapolitano (in sei volumi, scritto dopo il 1494), che tratta del primo periodo della Congiura dei baroni nel Regno di Napoli, che pur condizionata da toni cortigiani rimane un'opera di sicuro spessore umanistico e storico.
Le opere di Pontano, spesso di difficile datazione, sono numerose ed eterogenee per argomenti trattati e furono raccolte da Pietro Summonte e da Jacopo Sannazzaro. In esse prevale l'uso della lingua latina, sia nella produzione in versi che in quella in prosa, ma sempre con uno sguardo alla realtà ed un riferimento a fatti dell'età contemporanea. Tra esse non possono non essere menzionate:

Amorum libri (1455-58)
Charon (1467-91)
Urania (1476)
Asinus (1486-90)
Antonius (1487)
Meteororum libri (1490)
Hendecasyllabi seu Baiarum libri (1490-1500)
De principe (1493)
De liberalitate (1493)
Lepidina (1496)
Actius (1499)
De Sermone (1499)
Aegidius (1501)
De hortis Hesperidum (1501)
De fortuna (1501)

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Bibliografia

Carlo Maria Tallarigo, Giovanni Pontano e i suoi tempi, Napoli 1874
Luigi Pompilj, Il Pontano, in I Centenario del liceo-ginnasio "Gioviano Pontano"-"Achille Sansi". Cronache e saggi, Spoleto, Tipografia dell'Umbria, 1968, p.43.
Ansano Fabbi, L'umanista Gioviano Pontano, in Guida della Valnerina, Abeto (PG), Presso l'autore, 1977.

Fonte: Wikipedia, l'enciclopedia libera

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