Indietro | Indice Autori Italiani |
Nicolò Erizzo
(✶1722 †1606)
Nicolò Erizzo (Venezia, 15 gennaio 1722 – Venezia, 4 febbraio 1806) è stato un politico e diplomatico italiano della tarda Repubblica di Venezia, ambasciatore presso le corti europee e Procuratore di San Marco dal 1767.
Nacque nel 1722 a Venezia dalla famiglia dell'aristocrazia veneziana degli Erizzo, da Caterina Grimani e Nicolò Erizzo detto Andrea, a sua volta politico e ambasciatore, che come da tradizione familiare era solito farsi accompagnare dai suoi figli nelle missioni diplomatiche presso le corti europee.
Completò la propria istruzione a Venezia, dove si sposò nel 1743 con Fontana Zorzi.
La carriera politica di Nicolò ebbe inizio - come tipico dei giovani veneziani di nobile famiglia - come Savio degli Ordini nel 1748. Nel 1752 divenne capitano di Bergamo e in seguito anche vice podestà. Rimase nei possedimenti veneti della Lombardia per due anni, con varie incombenze. Allo scopo di migliorare il traffico commerciale propose il riadattamento della via Priula a spese della Repubblica veneta.
Nel 1756 fu inviato come ambasciatore a Parigi, all'epoca dello scoppio della guerra dei sette anni, succedendo a Giovanni Alvise Mocenigo morto improvvisamente senza avere lasciato consegne; vi rimase fino al 1760, inviando continui rapporti sul conflitto come semplice osservatore.
Dal 1761 al 1765 fu inviato a Vienna presso la corte imperiale; con la fine della guerra nel 1763 riprese la normale attività diplomatica, improntata soprattutto a favorire le trattative commerciali.
Nel 1766 fu inviato a Roma per circa un anno, all'apice della sua carriera diplomatica, dove approfittò della debolezza dello Stato della Chiesa per ampliare le ricchezze della propria famiglia e della Repubblica veneta, acquisendo i beni degli ordini religiosi espulsi da Venezia.
Nel 1767 rientrò in patria, venendo eletto Procuratore di San Marco (carica vitalizia prestigiosa inferiore solo a quella di doge).
Nel trentennio successivo, rifiutati ulteriori incarichi diplomatici internazionali, ricoprì vari incarichi sfruttando al massimo il proprio prestigio e accumulando notevoli ricchezze con investimenti fondiari. Amante del lusso, si fece edificare una villa a Mestre, dove ospitò papa Pio VI nel 1782.
Dal 1784 fu membro dell'Accademia di scienze, lettere ed arti di Padova, cui fece da protettore, e nel 1785 risulta fosse iscritto alla loggia massonica di Rio Marin.
Nel 1789 tentò - senza successo - di farsi eleggere doge, avendo come avversario Ludovico Manin.
Si ritirò dalla vita politica alla caduta della Repubblica di Venezia (1797). Morì nel 1806 nel suo palazzo a San Martino a Venezia.
Opere
Terminazione per il buon governo del comune di Chignolo, Bergamo, fratelli Rossi, 1752.
Bibliografia
Giuseppe Gullino, ERIZZO, Nicolò, in Dizionario biografico degli italiani, vol.43, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1993.
Fonte: Wikipedia, l'enciclopedia libera
Indietro | Indice Autori Italiani |
- Dizionario italiano
- Grammatica italiana
- Verbi Italiani
- Dizionario latino
- Dizionario greco antico
- Dizionario francese
- Dizionario inglese
- Dizionario tedesco
- Dizionario spagnolo
- Dizionario greco moderno
- Dizionario piemontese