data di pubblicazione, venne usata soprattutto per questioni che riguardano la legge, il governo in ambito asburgico, con l'acronimo d.d., altrimenti vom Tage der Ausstellung
di giorno in giorno, indica delle misure non costanti, ma variabili in funzione del tempo, è usata prevalentemente per indicare l'acquisto dei frutti civili, che rappresentano il corrispettivo dovuto a chi consente ad altri il godimento di un proprio bene
ti parlo del giorno e del giorno che fugge via, motto di meridiana
tra due mali, bisogna sempre scegliere il minore
di fatto, per lo più accoppiata o contrapposta a de iure (di diritto), per designare una situazione di fatto non riconosciuta nell'ordinamento giuridico
i gusti non si discutono, afferma che i gusti sono soggettivi e ognuno ha diritto d'avere i suoi, per quanto strani possano sembrare ad altri
di ciò basta, indica che l'argomento, o la discussione è esaurita e si può passare ad altro
non parlare male del tuo nemico, accontentati di pensarlo!
di nuovo
di diritto, per lo più contrapposta a de facto (di fatto), per indicare conformità all'ordinamento giuridico
diritto da creare, si dice per indicare l’esistenza di gravi lacune o imperfezioni in un determinato testo normativo; si contrappone a de iure condito
diritto già prodotto, si contrappone a de iure condendo
di diritto e di fatto
discutere della lana delle capre, invita a non dare importanza alle cose che non ne hanno, corrisponde al nostro detto «si va cercando il pelo nell’uovo»
sulla legittimità costituzionale delle leggi
delle cose ottenute con l'inganno non ne gode il terzo erede, corrisponde al nostro detto «la farina del diavolo va tutta in crusca»
con tanti piccoli granelli si fa un grande mucchio, corrisponde al nostro detto «sono i centesimi che fanno i milioni»
il pretore non si cura di cose di poca importanza, significa che non conviene (o che non si vuole) dare troppa importanza alle piccole cose, alle inezie
dei morti si deve dire solo bene
col nulla non si fa nulla o dal nulla nasce nulla
per conoscenza, per averne avuto notizia
dalla nocciolina si fa il nocciolo, dalla ghianda si fa la quercia, significa che anche i fanciulli diventano uomini
di tutto lo scibile e di tanto altro ancora, era il motto di Pico della Mirandola che per memoria e cultura riteneva essere il migliore tra gli uomini del suo tempo; si usa per designare in modo ironico quanti si ritengono essere dei tuttologi
ti giudico dalla tue parole
facilmente e senza difficoltà, inizialmente indicava l'esclusione di forme solenni e l'accelerazione del giudizio nella procedura sommaria; modernamente si usa per indicare verità oggettive che non possono essere contraddette in alcun modo e che si deducono senza bisogno di dimostrazione
(accusato) di vita scostumata
dal profondo (dell'abisso), si usa parlando di persona che si crede spacciata
di che, si può tradurre con in questione, in esame, di che si sta trattando, in argomento
non dolersi per una cosa irreparabile, corrisponde al nostro detto «cosa fatta capo ha»
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