già sconfitti, vinciamo
qui termina il mondo, indica nelle carte antiche le Colonne d'Ercole
la dote deve essere là dove sono gli oneri del matrimonio
non c'è pace o ce n'è poca quando la moglie subentra al marito, corrisponde al nostro detto in casa non c’è pace, quando gallina canta e gallo tace
trovi una nazione forte dove le leggi valgono
c'è possibilità di guadagno dove c'è movimento di persone
dove c'è vittoria, c'è concordia, ovvero si vince sempre quando si va d'accordo e corrisponde al nostro detto l’unione fa la forza
dove ci sia anche un danno, ci sia un risarcimento
qui oppure dove (si trovi il destinatario della lettera)
nello stesso luogo, si usa nelle citazioni bibliografiche per non ripetere un riferimento già fatto
andrai tornerai non morirai in guerra, l'espressione deriva dalla profezia data da un oracolo a un soldato che, dovendo partire per la guerra, voleva conoscere il proprio destino; la frase si cita a dimostrazione dell'ambiguità degli oracoli, perché assume due significati opposti a seconda che si faccia una pausa prima del non (andrai tornerai, non morirai in guerra) o dopo il non (andrai, non tornerai, morirai in guerra) e si usa anche per indicare una legge scritta in termini cavillosi e fuorvianti
a colpo d'occhio, indica una cosa di cui si ha immediata percezione, che appaia non contestabile per la sua inconfutabile evidenza
colpo apoplettico, termine usato in medicina
cioè
si deve conseguire ciò che si sia inteso fare, indica che il rispetto della volontà delle parti in materia negoziale è basilare
tutto quello che si tocca deve essere considerato buono, corrisponde al nostro detto bisogna pigliare il mondo come viene
ciò che interessa, si usa sia in riferimento al risarcimento del danno che all'adempimento della prestazione
ciò che interessa (il risarcimento) è costituito non solo dal danno ricevuto, ma anche dal lucro cessante
ciò che sia vicendevolmente dovuto fra le parti, viene compensato a pieno diritto
ciò che è nostro non può, senza una nostra attivazione, essere trasferito ad altri
ciò che più spesso accade, cioè secondo la comune esperienza
ciò che qualcuno abbandona, con l'intenzione di non esserne più proprietario, diventa senz'altro mio
lo stesso, indica la ripetizione di qualcosa già scritto o detto
lo stesso debito, nell'istituto della novazione, la seconda obbligazione era ritenuta essere identica alla prima
non apparire e non essere sono la stessa cosa
cosa uguale con cose uguali
avere lo stesso concetto dello stato, rappresenta la tipica espressione del concetto romano della necessità di una omogeneità culturale almeno per le questioni veramente di fondo di una comunità sociale
volere e non volere le stesse cose questa è in fondo la vera amicizia
ragioniere generale, il funzionario che sovrintendeva all'amministrazione della contabilità del regno d'Egitto
immagini, ombre, fantasmi
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