in buona fede, la buona fede rivestiva in passato e riveste tuttora, una importanza notevole in taluni istituti giuridici, dal possesso alla usucapione, ma anche in materia matrimoniale, contrattuale e successoria
la buona fede richiede che venga fatto ciò che è opportuno
la buona fede non concede che si esiga due volte la stessa cosa
la buona fede si presume sempre
la buona fede che si esige nella stipulazione dei contratti richiede somma equità
la buona fede attribuisce a chi possiede un vero diritto di proprietà, purché la legge non lo impedisca
per beni s'intende quello che resta dedotti i debiti, con questa espressione si indica il criterio per effettuare la cosiddetta riunione fittizia
la morte è un bene per l'uomo se con essa pone fine ai mali della vita
non esiste ora buona per te che non sia cattiva per un altro!, motto di meridiana
La stima degli uomini è più sicura del denaro!
non è lecito ai tutori devolvere a propria utilità i beni appartenenti al pupillo
le ricchezze inattese ci schiacciano se non le sappiamo gestire
ben venga la vergogna quando ti protegge da un pericolo
i soldi sono una cosa buona, quando sempre governa la mente
l'acquirente in buona fede, per quanto riguarda i frutti, è considerato quasi come un proprietario
la presunzione della buona fede dei contraenti comprende le eccezioni al contratto
non si confà alla buona fede contrattuale il discutere di sottigliezze giuridiche
il possessore di buona fede fa suoi i frutti consumati
il genio ha come sorella la povertà
è una cosa pessima l'abitudine alle sole cose buone
è dell'uomo onesto non imbrogliare nessuno, nemmeno in punto di morte
dirimere le controversie è compito del buon giudice
buoni costumi, fa riferimento all'aspetto esteriore della moralità; il buon costume comprende il complesso delle regole di eticità che nella vita sociale si tramandano come mores maiorum; per questa sua natura di insieme di regole non scritte, il suo contenuto varia a seconda delle circostanze di tempo e di luogo
è compito del buon pastore tosare il gregge e non scorticarlo, secondo Svetonio, è la raccomandazione che Tiberio rivolgeva agli esattori delle tasse mandati nelle province
uomini perbene, espressione usata talora scherzosamente per indicare i senatori, che trae origine dal noto detto latino Senatores boni viri, senatus autem mala bestia
danneggia i buoni chi perdona i cattivi
solvibilità del debitore
imitare il linguaggio della bontà è la più grande malvagità
preferisco essere gradito a un solo uomo retto piuttosto che a molti malvagi
Bologna insegna, il motto allude alla sua famosa Università
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