aizzàre 
aiz|zà|re
pronuncia: /aitˈtsare/
verbo transitivo

1 incitare, specialmente animali, ad attaccare; istigare, provocare aizzare una persona contro un'altra | aizzare i cani | gli aizzò contro un grosso cane | aizzare i contendenti | gli aizzò contro un mastino | aizzare il pugile contro l'avversario

2 provocare, istigare, indurre a manifestazioni di violenza aizzare i rivoltosi | aizzare la folla a insorgere | aizzare gli odi | aizzare i rancori | aizzare il popolo alla rivolta | aizzare le masse | la fame aizza i persecutori [Foscolo]

3 arcaico eccitare e, con significato attenuato, stimolare in genere i ragazzi si aizzavano a dar noia a quel povero vecchio

4 arcaico sollecitare Istra ten va, più non t'adizzo [Dante]

Indicativo presente:  io aizzo, tu aizzi
Passato remoto:       io aizzai, tu aizzasti
Participio passato:        aizzato

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aizzàrsi 
aiz|zàr|si
pronuncia: /aitˈtsarsi/
verbo pronominale intransitivo

raro eccitarsi, irritarsi si aizza e s'infuria per nulla

Indicativo presente:  io mi aizzo, tu ti aizzi
Passato remoto:       io mi aizzai, tu ti aizzasti
Participio passato:        aizzatosi/asi/isi/esi

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aiutorio (s. masch.)
AIV (sigla)
aizoacea (s. femm.)
Aizoacee (sost femm. pl.)
aizzamento (s. masch.)
aizzare (v. trans.)
aizzarsi (v. pron. intr.)
aizzato (part. pass.)
aizzatore (s. masch.)
ajour (agg. e avv.)
ajourato (agg.)
ajouwan (s. masch.)
ajowan (s. masch.)
ajuga (s. femm.)
akaina (s. femm.)
akamba (agg. e s. masch. e femm.)
akan (agg. e s. masch. e femm.)
akan (s. masch.)
akebia (s. femm.)
Akebia (s. femm.)


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