moràle 
mo|rà|le
pronuncia: /moˈrale/
agg. e s. maschile e femminile

1 che concerne i valori etici

2 che è conforme al bene, ai principi del giusto e dell'onesto

  SINGOLARE PLURALE
MASCHILE morale morali
FEMMINILE morale morali
SINGOLARE
MASCHILE morale
FEMMINILE morale

PLURALE
MASCHILE morali
FEMMINILE morali

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Locuzioni, modi di dire, esempi


avere il morale alto = esser pieno di fiducia, di coraggio, di ottimismo il morale delle truppe era alto || tenere alto il morale = (a sé stessi) non abbattersi, non avvilirsi, sforzarsi di essere ottimisti | (agli altri) infondere entusiasmo, coraggio, fiducia, ottimismo || corpo morale = diritto termine non più in uso per persona giuridica || forza morale = influenza, ascendente o autorità che si esercita su qualcuno || legge morale = criterio della coscienza che guida l'uomo nel discernere tra il bene e il male || di ordine generale pratico tecnico morale ecc. = avente carattere generale, pratico, morale ecc. problema di ordine economico | questione di ordine giuridico || sistema morale = ecclesiastico nella teologia morale cattolica: dottrina fondata su principî o sentenze relativi al rapporto tra libertà di coscienza e obbligatorietà della legge morale che, nei casi di dubbio riguardo alla liceità di un'azione, fornisce al soggetto una regola di condotta, consentendogli di operare una scelta non arbitraria e, pertanto, moralmente giustificabile || ente morale = diritto denominazione non più in uso di istituzioni che perseguono fini non lucrativi || tirare su il morale a/di qualcuno = sollevare qualcuno, confortarlo || mondo morale = tutto ciò che non cade sotto i nostri sensi e non può essere appreso se non dall'intelletto; oppure l'insieme di tutti i fatti morali || mondo morale = l'insieme delle attività e delle opere umane in quanto ha a suo principio la libertà e quindi opposto alla natura, intesa come sistema della necessità || avere il morale basso = essere triste, abbattuto, sfiduciato, depresso || morale basso = figurato tristezza, depressione, abbattimento || morale formale = filosofia la morale kantiana, in quanto fa consistere l'esser morali nella forma del volere, nel fatto cioè che la volontà si pone nella propria legge autonoma e non si lascia determinare da un fine oggettivo o da una legge esteriore || anestesia morale = figurato scarso sviluppo, o mancanza, di sentimenti etici || aritmetica morale = filosofia nella filosofia utilitaristica di Jeremy Bentham (1748-1832), il tipo di calcolo che si dovrebbe fare per determinare la preferibilità di un'azione nei confronti di un'altra, a partire dalla somma algebrica dei piaceri e dei dispiaceri che dalle azioni scaturiscono || calcolo morale = filosofia secondo J. Bentham; il calcolo del valore dei piaceri derivanti da possibili azioni, che ogni individuo, e particolarmente il legislatore, deve fare, per scegliere con cognizione di causa quell'azione che maggiormente contribuisca alla felicità individuale e generale || capitale morale = la città che, pur non essendo la capitale ufficiale di un Paese, ne è il centro più attivo sotto varî punti di vista




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moraglia (s. femm.)
moraiola (s. femm.)
moraiolo (agg. e s. masc.)
moraita (agg.)
moraiuolo (s. masch.)
morale (agg. e s. masch. e femm.)
moraleggiamento (s. masch.)
moraleggiante (part. pres.)
moraleggiare (v. intr.)
moraleggiato (part. pass.)
moraletto (s. masch.)
moralismo (s. masch.)
moralista (agg. e s. masch. e femm.)
moralità (s. femm.)
moralitade (s. femm.)
moralizzamento (s. masch.)


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