valére
va|lé|re
pronuncia: /vaˈlere/
verbo transitivo e intransitivo
1 avere forza, potenza, autorità, merito, pregio, prezzo
2 avere efficacia, contare; giovare
3 equivalere, corrispondere
4 letterario procurare
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valérsi
va|lér|si
pronuncia: /vaˈlersi/
verbo pronominale intransitivo
servirsi, avvalersi; mettere a profitto mi valgo dell'aiuto di mio cugino | valersi di buoni consigli | valersi di buoni collaboratori | non sa valersi del suo talento
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va|lé|re
pronuncia: /vaˈlere/
verbo transitivo e intransitivo
1 avere forza, potenza, autorità, merito, pregio, prezzo
2 avere efficacia, contare; giovare
3 equivalere, corrispondere
4 letterario procurare
Indicativo presente: io valgo, tu vali
Passato remoto: io valsi/e, tu valesti
Participio passato: valso/a/i/e
Passato remoto: io valsi/e, tu valesti
Participio passato: valso/a/i/e
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valérsi
va|lér|si
pronuncia: /vaˈlersi/
verbo pronominale intransitivo
servirsi, avvalersi; mettere a profitto mi valgo dell'aiuto di mio cugino | valersi di buoni consigli | valersi di buoni collaboratori | non sa valersi del suo talento
Indicativo presente: io mi valgo, tu ti vali
Passato remoto: io mi valsi/e, tu ti valesti
Participio passato: valsosi/asi/isi/esi
Passato remoto: io mi valsi/e, tu ti valesti
Participio passato: valsosi/asi/isi/esi
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Locuzioni, modi di dire, esempi
il gioco non vale la candela = il costo, lo sforzo richiesto dall'impresa è nettamente inferiore al vantaggio che se ne potrà ottenere || contare valere qualche cosa = avere una qualche importanza, un qualche valore || vale a dire = cioè, sarebbe a dire || tanto fa ... tanto vale = è la stessa cosa || non valere una crazia = arcaico valere poco o nulla || non valere un sesino = arcaico non valere niente || valere un aglio = non valer niente || non valere uno iota = figurato valere assolutamente nulla || valere un aglio = non valer niente || tanto fa, tanto vale, tanto varrebbe = è lo stesso, sarebbe meglio se tu lo devi fare, tanto fa che tu lo faccia subito | se le cose stanno così, tanto varrebbe rinunciarvi | tanto vale che ce ne andiamo subito | tanto fa che ti aiuti, così farai presto | tanto varrebbe rifare tutto da capo | tanto vale dirglielo subito | tanto varrebbe ricominciare il lavoro | se debbo andarci per niente, tanto fa, resto qui | se siamo sicuri di non riuscire, tanto fa rinunciare fin da ora || valere quanto il due di coppe = figurato valere poco o niente || non valere il costo = non valere la spesa, la fatica, il sacrificio || non vale un fico (secco) = non vale nulla || è, vale cent'ori = arcaico si dice di persona o cosa che, anche senza valere molto, è assai migliore di un'altra con cui si confronta || vale tanto oro quanto pesa = si dice di cosa di grande valore o di persona di grandi virtù, meriti e qualità || non valere un bolognino = raro valere niente, meno di niente || non valere, non capire una sega = non valere, non capire niente, nulla || non valere un baiocco, = non valere un soldo, non valere nulla || non valere un bottone = non valere niente || contare, valere quanto il due di briscola = figurato contare, valere poco o niente || non valere un bisante = figurato non valere niente || non valere un soldo bucato = non valere nulla || non valere la candela = figurato non valere la pena il gioco non vale la candela || il gioco non vale la candela = si dice di rischio o fatica sproporzionati rispetto al risultato
Proverbi
chi si sputa addosso, non vale un grosso || chi si vanta da solo, non vale un fagiuolo || ci sono tre specie di ignoranza : sapere niente, sapere male, sapere quello che non vale || con i villani, la gentilezza poco vale || contro la forza, la ragion non vale || contro la morte, non vale né muro né porte || cosa fatta per forza, non vale una scorza || cosa per forza, non vale scorza || di carnovale, ogni scherzo vale || di cosa fatta male il ripentir non vale || di qui a cent’anni, tanto varrà il lino quanto la stoppa || donna buona, vale una corona || donna che regge all'oro, val piu d'un gran tesoro || dono di consiglio, vale più che d'oro || fa' valere il tuo diritto, ma sempre in modo dritto || forza senza previdenza poco vale || giuramento d'amante, poco conta e meno vale || grano freddo di gennaio, il mal tempo di febbraio, il vento di marzo, le dolci acque di aprile, le guazze di maggio, il buon mieter di giugno, il buon batter di luglio, le tre acque d'agosto con la buona stagione, vagliono più che il tron di Salomone || iI modo di dare, vale assai più di ciò che si dà || il cavallo tanto va tanto vale || il fanciullo allevato in casa, poco vale in mezzo al mondo || il gioco non vale la candela || il grano freddo di gennaio, il mal tempo di febbraio, il vento di marzo, le dolci acque di aprile, le guazze di maggio, il buon mieter di giugno, il buon batter di luglio, le tre acque d'agosto con la buona stagione, vagliono più che il tron di Salomone || il mondo sarebbe buono, se gli uomini valessero qualche cosa || in anno pieno il grano è fieno, in anno malo la paglia vale quanto il grano || in commercio, il credito val più che tutte le astuzie || in Roma, più vale la cortigiana che la donna romana || ira senza forza, nulla vale || la coscienza vale mille testimoni e per mille accusatori || la coscienza vale per mille prove || la coscienza vale per mille testimoni || la fama nell'arte val più dell'oro || la fedeltà e la fede valgono più dell'oro sonante || la finzione poco vale per chi è del mestiere || la fortuna, il fato ed il destino non valgono un quattrino || la lancia val più delle carte || la parola dell'uomo onesto vale quanto la sua firma || la pratica val più della grammatica || la prima oliva è oro, la seconda argento, la terza non val niente || la prim'acqua d'aprile vale un carro d'oro con tutto l'assile || la Provvidenza val più delle rendite || la pulizia costa poco e molto vale || la roba va dove vale || la saggezza vale più della forza e dell'astuzia || la scienza ben vale il denaro che si spende per acquistarla || la semplicità vale spesso più dell'arte || la stima vale più dell'oro || lavoro fatto di notte non val tre pere cotte || le gioie valgono quanto s'apprezzano || l'intelletto val più della memoria || l'onor val più dell'oro e delle gemme || l'ubbidienza val più del sacrificio || lunghi piaceri non valgono un tormento || l'uomo tanto vale, quanto si fa valere || l'uomo vale tanto quanto sa || merito non conosciuto, poco vale || mille piacer non vagliono un tormento || Natale in venerdì, vale due poderi : se viene in domenica, vendi i bovi e compra la melica || non c'è avere che vaglia sapere || non val sapere, a chi fortuna ha contra || non vale levarsi a buon'ora, bisogna aver ventura || ogni goccia d'aprile vale mille lire || ogni lingua vale un uomo || onestà di bocca assai vale e poco costa || parigi val bene una messa || parlare onesto costa poco e val di più || per carnevale ogni scherzo vale || per leggere e non capire, tanto vale starsene a dormire || più vale il cuore che il sangue || più vale il fumo di casa mia che l'arrosto dell'altrui || più vale l'ultimo che il primo viso || più vale mestiero che sparviero || più vale un padre, che cento pedagoghi || più vale un pan con amore, che un cappone con dolore || più vale una savia donna filando, che cento triste vegliando || quando il lardo è divorato, poco val cacciare il gatto || quando il mondo va sottosopra, il soldato vale oro || quando il tempo è diritto, non val cantare il picchio || quando la fame assale, la musica non vale || quando la libertà non sa difendere se stessa, poco vale || quando la neve s'inverna al piano, val più il sacco che non vale il grano || ricchezza poco vale a quel che l'usa male || sanità e libertà valgon più di una città || sdegno senza forza non vale una scorza || se ad aprile potar vale, contadino poca acqua berrai e poco vino || se le donne fossero d'oro, non varrebbero un quattrino || se non prega il cuore poco vale il pregare della bocca || se non vi si mette qualche altro numero, nulla vale || seminare dicembrino vale meno di un quattrino || sol di parole amico, non vale un fico || tanto, a servir chi non conosce, vale chi serve ben, quanto chi serve male || tempo rifatto (o rimesso) di notte, se dura un giorno dura troppo (o non val tre pere cotte) || tempo verrà che il tristo varrà || un buon giorno vale un cattivo mese || un buon mestiere vale due patrimoni || un buon naturale val più di quante lettere sono al mondo || un buon riposo val meglio di un buon pranzo || un buon servitore val più d'un buon padrone || un consiglio buono val più di un regno || un cucchiaio pieno di fatti val più di una zuppiera piena di consigli || un nobile senza quattrini, poco vale al mondo || un oggi vale più di dieci domani || un povero virtuoso val più di un ricco vizioso || un pugno di potere vale di più di un sacco di diritti || un pugno di stima vale un sacco di denari || un pugno d'ingegno vale un baril di dottrina || un uomo ne val cento (o mille), e cento non ne vagliono uno || un uomo senza prudenza tanto vale, come la minestra senza sale || una mano piena d'ingegno val più di un sacco pieno d'oro || una parola giusta vale più di dieci fuori posto || un'oncia di allegria vale più di una libbra di tristezza || val più avere amici in piazza, che danari nella cassa || val più la lealtà che il denaro || val più la pratica che la grammatica || val più un amico che cento parenti || val più un asino vivo che un dottore morto || val più un buon giorno con un uovo, che un mal'anno con un bue || val più un cattivo accordo che una buona sentenza || val più un moccolo davanti che una torcia di dietro || val più un pegno nella cassa che fidanza nella piazza || val più un piacere da farsi che cento di quelli fatti || val più un pugno di buona vita, che un sacco di sapienza || val più un testimonio di vista, che mille di udita || val più un vecchio in un canto che un giovane in un campo || val più una berretta che cento cuffie || val più una buona faccia che un carro di complimenti || val più una cosa fatta che cento da fare || val più una frustata che cento arri là || val più una messa in vita che cento in morte || val più un'acqua tra aprile e maggio, che i buoi con il carro || val più un'arrabbiata che una bastonata || val più uno a fare che cento a comandare || val più un'oncia di reputazione che mille libbre d'oro || val più un'oncia di sorte, che cento libbre di sapere || vale di più un asino che porti, che un cavallo che butti in terra || vale più il legno che la scorza e l'ingegno che la forza || vale più la cornice che il quadro || vale più la pratica che la grammatica || vale più un fatto di mille parole || vale più un gusto che un casale || vale più un testimone di vista che l'udito || vale più un vecchio Ieone che una lepre giovane || vale più una cosa fatta che cento da fare || vale più un'ora di allegria che cento di malinconia || vecchio che non indovina, non vale una sardina || vin battezzato non vale un fiato
valenzatichese (agg.)
valenzatichese (s. masch. e femm.)
valenzia (s. femm.)
valenziano (agg.)
valenziano (s. masch.)
valere (v. trans e intr.)
valersi (v. pron. intr.)
valeriana (s. femm.)
valerianacea (s. femm.)
Valerianacee (sost femm. pl.)
valerianato (s. masch.)
valerianella 1 (s. femm.)
valerianella 2 (s. femm.)
Valerianella 2 (s. femm.)
valerianico (agg.)
valeriano (agg.)
valeriano (s. masch.)
valerico (agg.)
valerile (s. masch.)
valero– (pref.)
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