I salvagenti? Perché no?!
Questo aggettivo e sostantivo non è — come si ritiene comunemente — tassativamente invariabile nel plurale: il salvagente, i salvagente. C’è anche un plurale salvagenti. Quando si usa? Ce lo dice il vocabolario Sabatini Coletti in rete:
«salvagente [sal—va—gèn—te] s.m. inv. (anche pl. —ti nelle accez. 1 e 3)
· 1 Galleggiante di varia forma e materiale che evita alle persone l'affondamento nell'acqua
· 2 Marciapiede sopraelevato in mezzo a una carreggiata o in uno spazio aperto dove c'è traffico, per permettere una sosta sicura a chi attraversa la strada e a chi sale e scende da mezzi pubblici
· 3 Protezione metallica situata nella parte anteriore di locomotori, locomotive e tram per evitare che eventuali persone investite finiscano sotto le ruote
• In funzione di agg. inv., che ha la proprietà di tenere a galla: giubbotto s.»
Diremo (e scriveremo), e correttamente, quindi: i fanciulli, al mare, usano i salvagenti; il pedone, investito dal tram, si è salvato grazie ai salvagenti.
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