Un discorso spallato
Ci scrive Giovanni O. da Biella: « Cortese dott. Raso, un mio amico mi ha fatto notare che molto spesso, anzi sempre, si adopera l’aggettivo “sballato” con il significato di “privo di fondamento”, “privo di logica”, “irrazionale” e simili: il tuo discorso è sballato. Si dovrebbe dire — secondo il mio amico — “spallato”. È veramente così? Se sì, potrebbe, gentilmente, spiegarmene il motivo? Grazie e complimenti per la sua meravigliosa e insostituibile rubrica ».
Gentile Giovanni, ha ragione il suo amico. L’argomento è stato trattato qualche tempo fa. Glie lo ripropongo.
Molto spesso si sentono frasi tipo: Il tuo ragionamento è sballato; Mi sono fatto trascinare in un'impresa sballata e simili. A voler sottilizzare entrambe le frasi sono scorrette. Si dovrebbe dire spallato e spallata.
Sballare significa tirar fuori dalla balla, dall’imballaggio. Un ragionamento si sballa? Un'impresa si tira fuori dall’imballaggio ? Una merce si sballa, non un ragionamento o un'impresa.
In buona lingua si dovrebbe dire, dunque, un ragionamento spallato , cioè, in senso figurato, senza spalle e, quindi, che non si regge, che non ha consistenza, campato in aria.
I vocabolari, però… Ma tant’è.
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