Un leggero asciolvere
«Vorrei un asciolvere molto leggero, per favore». Se qualcuno si rivolgesse con queste parole al personale di un albergo (o simili) non otterrebbe nulla in quanto l’interlocutore, con molta probabilità, cadrebbe – come suol dirsi – dalle nuvole.
Eppure tutti, soprattutto la mattina, abbiamo bisogno di un asciolvere, leggero o pesante, secondo le varie esigenze. Ma cos’è questo “asciolvere”? Semplice: la prima colazione o la merenda.
Questo termine, per la verità poco conosciuto, è pari pari il verbo “asciolvere” adoperato come infinito sostantivato. È composto con il verbo latino “absolvere” (sciogliere, sottinteso “ieiunia”, digiuno). Chi “scioglie il digiuno” cosa fa? Mangia, ovviamente.
Questo vocabolo ha dato origine al modo di dire - relegato nella soffitta della lingua - "dare l'ultimo asciolvere", vale a dire "uccidere qualcuno" dandogli, in senso ironico e figurato, l'ultima colazione.
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