Soventemente? Di uso raro
A proposito di soventemente, adoperato dal dr Nichil (nella rubrica di lingua del quotidiano la Repubblica in rete), forse è il caso di chiarire che siffatto avverbio è attestato e marcato “BU” (basso uso) solo dal GDU.
Il Treccani scrive, infatti:«sovènte avv. [dal fr. ant. sovent (fr. mod. souvent), che è il lat. subĭnde «subito dopo, ripetutamente» (comp. di sub «sotto» e inde «quindi, dipoi»)]. –
Spesso, frequentemente. Sentito come letter. e ricercato, non è tuttavia raro nella lingua dell’uso: ci vediamo s., m’accade s. di dimenticare l’ombrello; Facea s. pe’ boschi soggiorno (Poliziano); Lungo il cammino stramazzar s. (Parini); mi invitavano s. a cena (Bassani). Ant. e raro come agg., frequente: soventi battaglie (G. Villani); su questo si è formata un’ant. e rara forma avverbiale, soventeménte».
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