Ruticare
Ci scrive Alfonso C. da Rovigo: «Egregio Prof. Raso, dalle sue noterelle ho appreso cose linguistiche che non si trovano nelle comuni grammatiche e nei comuni vocabolari. Non le ho mai scritto, lo faccio ora per le insistenze di mio figlio (III media) perché il suo insegnante di lettere dice che c’è un verbo atto a indicare una persona che si muove piano piano e con molta fatica e vuole sapere, appunto, dai suoi allievi qual è il verbo che fa alla bisogna. I vocabolari in nostro possesso… tacciono. Confido in lei. Con l’occasione le porgo i miei sentimenti di stima e la ringrazio anticipatamente per l’eventuale risposta».
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Sì, cortese Alfonso, il verbo di cui parla l’insegnante di suo figlio esiste, anche se non attestato nei comuni vocabolari dell’uso, mi sembra lo riporti solo il GRADIT: ruticare o ruticarsi.
Leggo, dunque, dal GRADIT: «Verbo pronominale intransitivo (io mi rutico) [der. di ruticare] 1. muoversi, agitarsi, dimenarsi; 2. di pianta, propagarsi strisciando a terra».
Per l’origine etimologica la rimando a questo collegamento: Etimo.it - ruticare.
Veda anche quest'altro collegamento: Google.it - ruticare
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