Non esageriamo...
Vogliamo vedere, gentili amici lettori, alcune parole che adoperiamo inconsciamente — ogni giorno — senza conoscerne, per l'appunto, il significato nascosto?
I lettori sportivi che la domenica attendono con ansia il risultato della loro squadra del cuore sanno, per esempio, cosa è questo risultato? Lo sanno, come dicevamo, per pratica. Questo termine, dunque, non è altro che il participio passato del verbo risultare, tratto dal latino resultare, intensivo di resilire (saltare indietro, rimbalzare), composto con il prefisso re (indietro) e salire (saltare) che propriamente vale rimbalzare, quindi provenire, derivare come conseguenza e, in senso figurato, venir fuori di conseguenza.
Non si dice, infatti, sono usciti due tre e cinque uno? Sono venuti fuori, cioè, due tre e cinque uno? E quando usiamo il verbo esagerare sappiamo che, in senso figurato, alziamo un argine, ammonticchiamo (qualcosa)?
Il significato scoperto del verbo lo conosciamo benissimo: far apparire qualcosa più grande, più importante di quello che è in realtà. Il significato nascosto, invece, è quello di cui parlavamo prima perché, originariamente, questo verbo che viene dal latino exaggerare, composto con ex e agger, aggeris (argine, terrapieno) valeva alzare un argine, costruire una fortificazione, ammonticchiare.
Lo stesso sostantivo 'argine' dal punto di vista etimologico significa (raccolta di materiale) portato presso, composto con ad (presso) e gerere (portare).
Dizionario.org - esagerare
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