Allungare il collo
Quante volte, amici lettori, avete sperimentato sulla vostra pelle questo modo di dire il cui significato — noto a tutti — è esser costretti a una lunga e impaziente attesa? Attendere troppo a lungo, insomma, ciò che si desidererebbe, invece, avvenisse il più presto possibile.
Particolarmente, gentili amici, mentre si è in attesa del pranzo. Singolare, a nostro avviso, la spiegazione che danno, in proposito, le note linguistiche al «Malmantile racquistato» (un poema
burlesco): «Aspettare che venga da mangiare; poiché quando uno in qualche conversazione ha grande appetito, si rivolge sempre da quella parte, donde vengono le vivande: e sta col capo elevato (ond'è che il collo s'allunga) per vedere il primo l'arrivo del cibo bramato. Questa maniera si trasporta ancora a significare la pena che si prova nell'aspettare qualsivoglia cosa desiderata, dicendosi in tal caso: voi mi fate allungare il collo».
Di significato affine la locuzione fare il collo lungo come quello d'una giraffa.
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