Mettersi di punta
Chi non ha mai adoperato questo modo di dire che — in senso figurato — significa mettersi a fare un lavoro fisico o intellettuale, con molto impegno e determinazione, decisi a condurlo a buon fine a tutti i costi?
Questa stessa espressione si adopera anche — e sempre figuratamente — in riferimento a colui (o colei) che agisce contro qualcuno con accanimento, rabbia, rancore, gelosia e via dicendo: oggi mi metto proprio di punta, voglio vedere se Carlo continua a fare il comodo suo!
Ma cos'è questa punta? È la punta della lancia. Il modo di dire, infatti, è antico e si riallaccia ai tornei cavallereschi, quando i vari contendenti scendevano in campo armati di lancia. Colui che si mette di punta verso qualcosa o qualcuno è come se — naturalmente in senso figurato — affrontasse un ipotetico nemico presentandogli la punta della lancia.
E a proposito di punta, prendere di punta non vi dice nulla? L'origine della locuzione è la stessa della precedente e significa — come si sa — trattare qualcuno in modo brusco, avere un atteggiamento per nulla accomodante nei confronti di terzi. Trattare una persona, insomma, come se si sfidasse a una prova di forza, magari a un duello con la lancia e, quindi, la si prende di punta.
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