Oltre...
Due parole sulla preposizione oltre perché — se non cadiamo in errore — buona parte delle grammatiche trattano l'argomento in modo superficiale.
Questa preposizione, dunque, ha tre distinti significati (o, se preferite, accezioni): di là da (oltre il lago c'è un altro paese); più di (è oltre un mese che ci ha lasciato); in più di, per di più, di più (oltre a non studiare vuole anche andare in vacanza; è indisponente oltre che presuntuoso).
In questo particolare significato, come si può vedere dagli esempi, oltre si fa seguire dalla preposizione a o dalla congiunzione che (la scelta dell'una o dell'altra dipende, ovviamente, dal contesto).
Molto spesso si adopera come prefisso e, come tutti i prefissi, si attacca direttamente al sostantivo: oltremodo, oltrefiume>, oltretevere ecc.
Non è necessario, come molti ritengono, l'uso dell'apostrofo davanti a vocale. Si può scrivere, quindi, sia oltralpi sia oltr'Alpi. Personalmente preferiamo l'univerbazione.
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