ScalfiTura o scalfiTTura?
«Cortese dott. Raso,
potrebbe spiegarmi per quale oscuro motivo bisogna scrivere (e dire) scalfittura (con due t) se questo sostantivo proviene dal verbo scalfire< il cui participio passato è scalfito (con una t)?
Grazie in anticipo, se prenderà in considerazione la mia richiesta.
Cordialmente
Ivano S.
Frosinone»
Gentile Ivano, per quale motivo non dovrei prendere in considerazione la sua richiesta, che non è affatto peregrina? Sì, effettivamente si dovrebbe dire scalfitura, come fa notare il linguista Ottorino Pianigiani nel suo Dizionario etimologico.
Il sostantivo in questione, però, è stato fatto derivare dal participio passato di un verbo non più in uso, scalfiggere, sulla scia di altri verbi di questo tipo come "trafiggere", friggere, infliggere, confliggere affliggere e altri i cui participi passati sono tutti in -itto.
Da scalfiggere, dunque, abbiamo scalfitto e da qui scalfittura.
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