Il colmo...
Due parole sul vocabolo colmo, che può essere tanto sostantivo quanto aggettivo e con due distinti significati: parte più alta di una prominenza (sostantivo) e pieno fino all'orlo (aggettivo). L'origine, però, è un po' diversa.
Il sostantivo, che in senso figurato si adopera anche per indicare il grado più alto che è possibile pensare, immaginare o raggiungere è il latino culmen, culminis: il colmo della vita (l'età matura). Con lo stesso nome — e chi non lo sa? — si indica anche un particolare tipo di indovinello che si risolve, nella maggior parte dei casi, in un bisticcio di parole.
Per quanto attiene all'aggettivo bisogna rifarsi, invece, al participio passato sincopato del verbo colmare: colm(at)o. La sincope, è bene ricordarlo, è la caduta di una o più lettere nel corpo di una parola. Nel caso specifico da colmato sono cadute la a e la t (ed è rimasto colmo). Si veda anche qui.
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