In pompa magna
La locuzione che avete appena letto — chi non lo sa? — significa vestire con eleganza e ricercatezza ma non ha nulla che vedere con la... pompa nell'accezione a tutti nota. L'espressione, di uso comune, deriva dalla voce latina pompa, tratta dal greco πομπή, pompé, che significa invio, impulso, trasporto e di qui il senso di corteo per nozze, trionfi o altre solennità nelle quali si portavano in processione — nell'antichità — i simulacri degli dèi.
Durante la pompa, vale a dire durante la processione era, d'obbligo indossare vesti sfarzose e molto eleganti in segno di rispetto per la divinità che si portava in trionfo. Il modo di dire — con il trascorrere del tempo — è stato trasportato nell'uso moderno e con quest'espressione (pompa magna) si intende un fastoso e solenne apparato in occasione di feste, di cerimonie o di altri particolari avvenimenti della vita pubblica o privata. Pompa magna, cioè grande, ha assunto, per tanto, il significato estensivo di indossare i migliori abiti, quelli, appunto, delle grandi occasioni.
Dello stesso significato mettersi in ghingheri (particolarmente usato in Toscana), cioè vestire con gusto e ricercatezza anche se si adopera quasi sempre in senso ironico nei confronti di chi ostenta un abito troppo vistoso. Quanto all'origine — fa notare Ottorino Pianigiani — «deriva con molta probabilità da ghingolo, fatto corrottamente dal verbo agghingare, forma assimilata di agghindare nel senso di abbigliare».
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