Dappresso e davanti
Il primo vocabolo si può scrivere anche in due parole: da presso. Mai con l'apostrofo (d'appresso). Il secondo, preposizione impropria, si costruisce regolarmente con la a: abito davanti a lui.
Si sconsiglia l'impiego della preposizione unita direttamente al sostantivo: passavo davanti la casa; meglio davanti alla casa. La medesima regola vale per dinanzi e checché ne dicano certi vocabolari la di non è geminante, vale a dire non fa raddoppiare la n (*dinnanzi).
L'errore è dovuto, probabilmente, per un accostamento analogico con innanzi il cui rafforzamento sintattico (raddoppiamento della n) è solo apparente perché la doppia n risulta dalla fusione di in e dalla locuzione latina in antea già contratta in nanzi (in + in antea = in nanzi = innanzi); dinanzi deriva, invece, dalla fusione di di e di nanzi = dinanzi).
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