Fare la marionetta
Vi è mai capitato, gentili amici, di dire o sentir dire da qualcuno «non fare la marionetta», comportati, cioè, da persona seria, assennata? Certamente sì.
La marionetta, infatti, come recitano i vocabolari è un «piccolo fantoccio articolato che viene fatto muovere con alcuni fili collegati alle varie parti (braccia, gambe, testa ecc.)» e, in senso figurato o traslato, «persona che agisce meccanicamente, con scarsa serietà o solo perché guidata e incitata da altri».
Colui che fa la marionetta si comporta, per tanto, come un fantoccio. Ma vediamo — perché è ciò che ci interessa in questa sede — l'origine della marionetta da cui è stato tratto il modo di dire.
Occorre tornare indietro nel tempo e fermarsi a qualche secolo fa, quando — in onore della Madonna — nelle processioni si portavano grossi e altissimi simulacri rappresentanti la Vergine Maria. Questa usanza era particolarmente sentita a Venezia.
Il popolo battezzò quei semisacri pupazzi Marione, vale a dire grosse Marie; mentre quelli più piccoli, indipendentemente dal fatto che rappresentassero la Madonna o altri santi, furono chiamati marionette, ossia piccole marione.

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