Fare le parti del leone
Quest'espressione è talmente conosciuta che quasi ci sembra di offendere l'intelligenza dei lettori il riproporla con la relativa spiegazione. L'esperienza ci dice, però, che molto spesso alcuni adoperano i modi di dire pappagallescamente, senza conoscerne, cioè, la provenienza e il significato recondito.
Questa locuzione, dunque, si usa quando si vuole mettere in evidenza il fatto che una persona divide a proprio vantaggio qualcosa da spartire; oppure quando prende la parte migliore di alcunché (e più abbondante) con la... forza. L'espressione si adopera anche riferita a persone che in una determinata situazione assumono — di propria iniziativa — un ruolo importante, di prestigio, lasciando gli altri in ombra.
Il modo di dire è tratto da alcune favole di Esopo (ma anche di Fedro e La Fontaine) in cui un leone, dopo essere andato a caccia con un asino, divide la preda in tre parti, dicendo: «La prima spetta al primo, vale a dire a me che sono il re. La seconda mi spetta in qualità di socio, quanto alla terza saranno guai tremendi per te se non ti decidi a squagliartela».
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