Tenaglie, tenente, tenore...

È interessante vedere come alcune parole dal significato completamente diverso siano figlie di uno stesso padre, il verbo tenere: tenaglia (o tanaglia, arnese adoperato per lo più nella forma plurale), tenace, tenente, tenore. I primi due sono di significato intuitivo, gli ultimi due abbisognano – a nostro avviso – di una spiegazione.

Il tenente è la forma abbreviata di luogotenente, vale a dire «colui che tiene il luogo, che fa le veci del comandante»; il tenore sta per mantenimento, continuazione (tenore di vita, per esempio) ma si dice anche di un cantante che riesce a mantenere, a tenere la voce alta, acuta.

I detrattori della scienza etimologica sono serviti.

05-11-2010 — Autore: Fausto Raso